Smart&Start Italia

Smart&Start Italia, il principale incentivo del Governo dedicato alla nascita e alla crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico, è stato rifinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con 95 milioni di euro per il  biennio 2017-2018.


Smart&Start Italia finanzia programmi di spesa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro. E’ previsto un mutuo senza interessi e senza richiesta di garanzie per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all’avvio del progetto, inclusi i costi del personale dipendente. Le startup localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia beneficiano anche di una quota di finanziamenti a fondo perduto (20%).

Chi può candidarsi a Smart&Start Italia

Le agevolazioni Smart&Start Italia sono riservate alle startup innovative localizzate su tutto il territorio nazionale.

Le società devono essere di piccola dimensione ed essere costituite da non più di 48 mesi.

Possono accedere a Smart&Start Italia anche persone fisiche (compresi i cittadini stranieri in possesso del “visto start-up”) che intendono costituire una start-up innovativa.
La costituzione della nuova società sarà richiesta, infatti, solo dopo l’approvazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.

Progetti finanziabili da Smart&Start

La business idea dovrà avere caratteristiche tecnologiche e innovative, oppure sviluppare prodotti, servizi o soluzioni nel mondo dell’economia digitale, o valorizzare economicamente i risultati del sistema della ricerca.

I programmi di spesa devono avere un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro (al netto dell’iva), per acquistare beni di investimento e sostenere costi di gestione aziendale.

Spese ammissibili

Il contributo consente di finanziare sia le spese necessarie all’avvio dell’investimento, sia le spese richieste per la gestione del progetto nei primi 24 mesi.

Spese di investimento agevolabili:

  1. impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica;
  2. componenti hardware e software;
  3. brevetti e licenze;
  4. certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  5. progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.

Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda e comunque realizzate  entro  24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.

Costi di gestione agevolabili:

  1. interessi sui finanziamenti esterni concessi all’impresa
  2. quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici
  3. canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature
  4. costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, Decreto-legge n. 179/2012
  5. licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale
  6. licenze relative all’utilizzo di software
  7. servizi di incubazione e di accelerazione di impresa

I costi devono essere sostenuti dall’impresa beneficiaria nei 24 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento.

Agevolazione

Smart&Start Italia  riconosce un mutuo senza interessi della durata massima di 8 anni di valore pari al 70% delle spese ammissibili. Tale importo può essere incrementato di un ulteriore 10% nel caso in cui la  società sia interamente costituita da donne o da under 36 oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.

Per le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e  Sicilia, è previsto un contributo a fondo perduto pari al 20% del mutuo.

Le imprese ammesse alle agevolazioni possono richiedere un anticipo fino a un massimo del 40% delle agevolazioni concesse sulle spese di investimento, presentando una fidejussione rilasciata da un istituto di credito o da una primaria compagnia assicurativa.

Scadenza

Il bando è già aperto. Le domande possono essere presentate fino ad esaurimento fondi.

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