Lean Startup: tre tool fondamentali e come utilizzarli

Lean Startup: tre tool fondamentali e come utilizzarli

Tre tool fondamentali per applicare il metodo “LEAN STARTUP”.


Il metodo Lean Startup consente di testare in maniera rapida ed efficace un’idea di business. Il principio base è quello di andare rapidamente a mercato per testare un prototipo o un’idea, in modo da verificare insieme ai clienti principali se il prodotto o servizio che si vuole realizzare può avere un mercato e quanto il mercato è disposto a pagare per esso.

Non esiste un “tool definitivo”. Personalmente ho ormai consolidato un metodo che combina tre tool molto utili:

  1. Value Proposition canvas
  2. Javelin Board e Lean customer development
  3. Business model canvas.

Tool 1: Value proposition canvas.

È considerato un “plugin” del più noto Business Model Canvas. È stato creato da Alexander Osterwalder, l’autore del celebre libro “Business model Generation”. Il plugin porta l’imprenditore a concentrarsi sul “Product market fit”, definendo

  • per ogni segmento di clienti quali sono i Benefici (gains) che ricerca, quali gli Elementi Fastidiosi (pains) della propria esperienza e quali Attività (jobs) sta svolgendo per eliminare un fastidio o ricercare un beneficio;
  • per il prodotto o servizio, quali sono gli elementi che portano un Beneficio al cliente (gain creators), quali alleviano un Fastidio (pain relievers) e quali invece si sostituiscono al cliente nel compiere una determinata Attività.

Pensiamo, ad esempio, ad un servizio che consente di individuare un appartamento in affitto in poco tempo, ad un basso costo, semplicemente fornendo alcune indicazioni su un sito web: avremo Airbnb.

È importante individuare in maniera precisa e concreta il segmento di cliente a cui ci rivolgiamo.

Puoi scaricare il Value Proposition Canvas nella sezione Formazione > toolbox del sito idea-re.

Tool 2: Javelin Board e Lean customer development

Due tool in uno, nessuno dei due può prescindere dall’altro.

Il Javelin Board è forse uno dei tool meno conosciuti, ma a mio parere tremendamente efficace. Obbliga a formulare delle ipotesi basate sull’accoppiata “problema/cliente” con sessioni di test molto veloci con clienti reali. Solo una volta validata tale accoppiata è possibile procedere con la fase di validazione. Le interviste con i clienti, affinché il Javelin Board possa essere utilizzato in maniera efficace, devono essere condotte con tecniche di Lean Customer development: focus su esperienza del cliente, domande aperte, mai menzionare la soluzione finale. I due tool utilizzati insieme consentono di ottenere risultati tremendamente efficaci, in pochissimo tempo.

Puoi scaricare il Javelin Board nella sezione Formazione > toolbox del sito idea-re.

Tool 3: Business Model Canvas

È sicuramene il tool più conosciuto e può essere considerato un vero e proprio standard. È stato sviluppato da Alexaner Osterwalder ed è ormai utilizzato in molti corsi, percorsi di accelerazione, incubatori. Si basa sull’assunto che un’idea di business possa essere suddivisa in 9 blocchi: Clienti, Value proposition, Distribuzione, Customer Relationship, Revenues Stream, Attività principali, Risorse, Costi, Partners. Il tool consente di approcciare il proprio progetto in maniera fortemente analitica. È importante considerare il Business Model Canvas come uno strumento dinamico, sia da un punto di vista delle relazioni che collegano ogni blocco, sia perché evolve nel corso del tempo.

Puoi scaricare il Business Model Canvas nella sezione Formazione > toolbox del sito idea-re.

 

Questi strumenti possono essere utilizzati da Startup, PMI, Corporate ma anche da organizzazioni pubbliche. Consentono di validare un’idea di business in pochissimo tempo e con spese molto ridotte: vengono abbassati i rischi e, conseguentemente, i costi legati allo sviluppo di prodotti e servizi basati su assunzioni non validate dal mercato.

Come diceva Mike Tyson: “Tutti hanno un piano, finchè non ricevono il primo pugno in faccia”.